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Green Deal Europeo: il futuro verde è realmente sostenibile?

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Il Green Deal Europeo è un ambizioso programma strategico lanciato dall’Unione Europea (UE) con l’obiettivo di trasformare l’Europa in un continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050. Questa iniziativa rappresenta una risposta concreta e impegnativa alla sfida del cambiamento climatico, promuovendo la sostenibilità e la prosperità economica. A settembre 2023, il Green Deal Europeo è entrato nella sua fase di attuazione completa, con una serie di iniziative e progetti per raggiungere gli obiettivi prefissati.

L’UE ha infatti stanziato ingenti fondi per sostenere la transizione verso un’economia verde. Il NextGenerationEU prevede un investimento di oltre 750 miliardi di euro, destinato a progetti e iniziative che promuovono la sostenibilità tra cui il potenziamento dell’intelligenza artificiale e le soluzioni digitali, per ottimizzare i processi produttivi e promuovere una produzione più sostenibile.

L’industria dei trasporti, per esempio, è al lavoro sulla creazione del Cielo Unico Europeo al fine di ridurre i tempi di volo degli aerei e l’introduzione dei Sustainable Aviation Fuels (SAF), che sembra essere attualmente la soluzione migliore per la decarbonizzazione dell’aviazione, ma con un drastico aumento dei costi per compagnie aeree. Ulteriore iniziativa è la digitalizzazione delle aree portuali al fine di ottenere una conoscenza approfondita del Carbon Footprint di un porto: ciò consentirà di individuare gli interventi idonei alla riduzione delle emissioni di carbonio, rispettando gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea. Circa il 56% di tutta la CO2 viene emessa direttamente dalle navi durante i movimenti portuali e solo il 37% deriva dalle attività industriali svolte nelle aree portuali.

Nonostante i progressi finora compiuti, il cammino verso la neutralità climatica rimane una sfida complessa e richiederà un impegno costante e coordinato. È fondamentale coinvolgere attivamente tutti i settori della società, comprese le imprese, le istituzioni pubbliche ed i cittadini.

Certamente l’iniziativa, nata nel 2019, è riuscita a sopravvivere al crollo economico causato dalla pandemia covid-19 e all’invasione militare dell’Ucraina, tuttavia il 2023 ha visto un forte rallentamento della corsa al green. Le motivazioni possono essere ricondotte alla difficoltà di mitigare gli impegni europei con le esigenze economiche dei singoli paesi infatti, il grande gap lo riscontriamo nella politica industriale ancorata al principio della “sovranità nazionale”. Finchè non ci sarà uniformità in tema di politica industriale verde, difficilmente il Green Deal potrà portare ai risultati sperati.

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